Cosa raccontano le nuove straordinarie immagini della luna Europa
Erano attese e non hanno tradito le aspettative: le ultimissime immagini della luna gioviana Europa scattate dalla sonda Juno mostrano un mondo meraviglioso nella sua sconfinata desolazione. Queste foto sono così eccezionali perchè ottenute dalla sonda Juno mentre transitava a soli 352 km dalla superficie di Europa, uno dei passaggi più ravvicinati con la luna gioviana e secondo solo a quello della gloriosa sonda Galileo che nel 2000 si avvicinò di solo un km in più rispetto a Juno.
L’importanza di Europa
Europa è la quarta luna gioviana e la sesta di tutto il sistema solare per dimensioni con I suoi 3120 km di diametro. È una luna che ha cominciato ad attirare l’attenzione degli scienziati negli ultimi decenni in quanto uno dei luoghi del sistema solare candidati a ospitare possibili forme di vita. Chi ha visto il meraviglioso film Europa report non si aspetti vita intelligente o anche solo multicellulare. Quando si parla di vita aliena spesso si fa riferimento a organismi unicellulari, non necessariamente a vita intelligente. E probabilmente non dobbiamo andare tanto lontano per scovarla proprio perchè nel nostro sistema solare ci sono corpi celesti come Europa o le lune saturniane Encelado e Titano che hanno tutte le possibili caratteristiche per poter ospitare forme di vita microscopiche.
Europa è infatti interamente ghiacciato. Uno strato di ghiaccio spesso dai 10 ai 30 km probabilmente, al di sotto del quale si cela un possibile, immenso tesoro. Un oceano di acqua liquida globale che avvolge l’intero satellite, profondo forse oltre 100 km! Come è possibile avere acqua liquida a simili distanze dal Sole? Le immense forze mareali del vicino e gigantesco Giove agiscono come una sorta di elastico che stira e contrae Europa. Immaginate le maree del mare, ma esercitate direttamente sul nucleo roccioso di Europa. Questi movimenti causano enormi attriti interni che sprigionano calore in grado di mantenere allo stato liquido l’acqua subglaciale. E proprio sul fondale di questo immenso oceano potrebbero esserci delle fumarole, piccoli geyser caldi dove l’energia potrebbe essere sufficiente a generare ambienti ospitali per alcuni tipi di microorganismi. D’altronde sappiamo che questo oceano contiene le molecole principali che sono alla base della vita come noi oggi la conosciamo: Europa è quindi un mondo che ha tutti gli ingredienti necessari per lo sviluppo della vita. Che questo poi si tramuti in realtà, è ovviamente tutta un’altra storia.
Cosa ci raccontano le immagini di Juno
Europa l’avevamo già vista in altre missioni come le mitiche sonde Voyager o la Galileo. Ma mai con questo dettaglio raggiunto dalle immagini della sonda Juno, con una risoluzione fino a 1km/pixel! Le foto confermano di un mondo straordinario, a partire già dalla sua superficie. Nonostante parte della luna fosse ovviamente immersa nell’oscurità, le immagini di Juno confermano alune delle più note e visibili caratteristiche di Europa: una superficie incredibilmente liscia, brillante grazie al’elevata albedo e solcata da grandi “strisce” scure e strutture più o meno circolari. A causa del maggiore contrasto tra luce e ombra la regione lungo il terminatore (il confine sul lato notturno) è la più interessante. Le caratteristiche del terreno accidentato sono facilmente visibili, inclusi alti blocchi che proiettano ombre, mentre creste e depressioni luminose e scure si curvano sulla superficie.
La superficie liscia conferma la sua giovane età, al massimo qualche decina di milioni di anni, tipico di un corpo celeste decisamente attivo a causa, come detto, delle forze mareali gioviane che rimodellano costantemente la superficie. Lo stesso fenomeno è responsabile di quelle grandi spaccature, chiamate lineae, qualcosa di simile ai vulcani sottomarini terrestri dove però la lava è sostituita da ghiaccio e vapore acqueo. Si, vulcani di ghiaccio!
La conferma si avrebbe anche da alcune immagini del relescopio spaziale Hubble che mostrerebbero proprio la presenza di questi giganteschi geyser di vapore acqueo. La presenza di quelle strisce scure è uno dei più grandi misteri di questa meravigliosa luna gioviana: alcune analisi indicano che potrebbero essere dovute alla presenza abbondante di sale marino che, sottoposto alle temperature estreme di Europa (oltre I -170° C ), alla bassissima pressione superficiale e alle violentissime radiazioni solari e giovane assumerebbe quella colorazione scura.
Le immagini mostrano poi chiaramente delle strutture più o meno circolari chiamate lenticulae. Molte sono cupole, alcune sono buche e diverse sono punti scuri e lisci.
Si pensa che tali lenticulae si siano formate da diapiri di ghiaccio caldo che sale attraverso il ghiaccio più freddo della crosta esterna.
Il passaggio ravvicinato a Europa della sonda Juno è durato solo un paio d’ore a causa dell’elevata velocità, oltre 24 km/s, con cui la sonda ha effettuato il suo 45esimo perigiovio, ovvero il flyby di Giove numero 45. I dati raccolti, insieme a quelli già analizzati dalle precedenti missioni, potrebbero rivelarci novità interessanti su Europa oltre a costituire un ottima base di partenza per pianificare il futuro esplorativo di questo mondo così misterioso e allo stesso tempo affascinante.
Il futuro di Europa
Vista la straordinaria importanza di questo satellite gioviano si è reso assolutmente prioritario organizzare una missione specifica per lo studio di Europa. La NASA ha infatti in programma di inviare una sonda, chiamata Europa Clipper, per cercare di svelare I misteri più nascosti della luna di Giove e in partenza, si spera, entro il 2024. Gli obiettivi di Europa Clipper consistono nell’investigare la sua abitabilità e analizzare la superficie per la selezione di un sito ottimale di atterraggio per un futuro lander. Gli obiettivi primari della missione sono:
- confermare l’esistenza di acqua sotto al ghiaccio e caratterizzarne la natura inclusi i meccanismi di interazione con la superficie
- fornire nuovi dati sulla composizione chimica dell’oceano, in particolare analizzare la presenza e abbondanza delle molecole alla base della vita come noi oggi la conosciamo
- comprendere la struttura e formazione della superficie.
In effetti la possibilità di mandare un lander che atterrasse su Europa era originariamente prevista già con Europa Clipper, ipotesi questa cancellata dall’amministrazione Trump per questoni economiche.
Contemporaneamente a Europa dovrebbe anche partire la missione JUICE dell’ESA, che si concentrerà però principalmente su Ganimede e Callisto, altre due grandi lune gioviane.
L’esplorazione delle lune dei grandi pianeti del sistema solare si sta rivelando, quindi, quasi più importante dei pianeti stessi. Su questi mondi, infatti, potrebbero nascondersi dei segreti in grado di cambiare completamente la nostra percezione di ciò che c’è la fuori, nel grande e vasto universo.